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Federica Maganja alla II edizione di ARM

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Si è svolta a La Valletta, lo scorso 7 ottobre, l’attesissima II edizione di ARM – “Artisti romani a Malta”, nel corso della grande “notte bianca” della capitale maltese.

Questa iniziativa, fulcro del panorama artistico di Malta, è stata organizzata dalla Fondazione italiani.it in collaborazione con il Centro Europeo Studi Culturali e si è svolta presso la sede della prestigiosa Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci.

L’evento ha goduto dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo ed è stato patrocinato dalla Regione Lazio, da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura – e dalla Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali, patrocinatore della Roma Art Week.

L’iniziativa

“Artisti Romani a Malta” ha visto la luce nel 2022, in risposta alla pandemia che ha limitato notevolmente le opportunità di espressione e confronto, soprattutto per i giovani. Questa generazione, un tempo proiettata verso un futuro internazionale senza timori di restrizioni fisiche o sociali, è stata fortemente influenzata dalla crisi sanitaria. La seconda edizione di questa mostra d’arte è stata un trionfo di pubblico e visibilità, dimostrando quanto sia importante creare spazi di espressione artistica in tempi di sfide globali.

L’artista

Una delle artiste che ha esposto alla mostra è stata la giovane romana Federica Maganja. Apprezzate le sue foto con un focus sulla città di Roma.

Le opere di Federica Maganja

“San Giovanni Battista” (Volterra 2023) Canon M100
Foto scattata all’interno del Battistero di San Giovanni Battista. Al centro possiamo trovare il protagonista, la statua di San Giovanni Battista, avvolta nell’oscurità. Da sinistra una luce che tocca delicatamente il marmo creando un insieme di luce ed ombre che sottolineano la sacralità del luogo e della scultura.

“Val Gardena” (Bolzano 2022) Iphone Xr
Questa panoramica rappresenta uno scorcio delle Dolomiti della Val Gardena. Immerse in una natura incontaminata, queste montagne spiccano e dominano la valle. Sembra quasi che proteggano e difendano con la loro imponenza tutte le creature viventi.

“La fontana del Bernini” (Città del Vaticano 2022) Iphone Xr
La Basilica di San Pietro vista con una prospettiva diversa. Foto realizzata con la tecnica della lunga esposizione per creare questo “effetto seta” dell’acqua della fontana.

“Cupola del Duomo di Napoli” (Napoli 2022) Canon M100
La foto ritrae l’interno della cupola del Duomo di Napoli, chiamata anche Cattedrale di San Gennaro. È una struttura iconica del 1600 con una decorazione vivace e una storia ricca di significato religioso e artistico, un turbinio di personaggi sacri rivolti verso il centro. La delicatezza dei colori e la luce che proviene dalle finestre sembrano, nel loro insieme, dar vita alla scena raffigurata.

“Bees” (Trentino-Alto Adige 2020) Iphone Xr
Il fiore rosa simboleggia l’amore divino e la bellezza della creazione di Dio dato che il colore rosa è spesso associato alla compassione, alla gentilezza e all’amore. Le api potrebbero avere vari significati: le api che circondano il fiore potrebbero essere viste come un richiamo alla comunità e al lavoro diligente oppure come simbolo di risurrezione e rinascita, poiché sono creature che sembrano “morire” durante l’inverno, ma poi rinascono nella primavera successiva. In generale, la foto voleva essere vista come un richiamo a riflettere sulla bellezza della creazione divina, sull’amore di Dio e sull’importanza della comunità e dell’impegno nell’ambito della fede religiosa.

“Angelo con la spugna” (Roma 2023) iPhone Xr
Rappresenta in primo piano l’Angelo con la spugna sul Ponte sant’Angelo. Secondo i vangeli di Matteo e Marco, uno dei soldati che crocifissero Gesù mise una spugna imbrattata di aceto su un bastone e le premette alle labbra di Gesù poco prima che morisse.

“Foglia con rugiada” (Brunico 2021) Canon Eos 1300D
La foglia secca rappresenta la fragilità della vita umana e la sua inevitabile caducità. Essa può essere vista come un richiamo alla necessità di riflettere sulla nostra mortalità e sull’importanza di trascorrere il tempo sulla terra in modo significativo e virtuoso. La rugiada che ricopre la foglia può essere interpretata come una benedizione divina o una grazia divina. Le formiche possono essere viste come un esempio di creature che lavorano instancabilmente per raccogliere cibo e costruire il loro habitat. In generale ci incoraggia a essere consapevoli della nostra condizione umana, a cercare la grazia e a impegnarci con dedizione nelle nostre azioni quotidiane, come le formiche che attraversano la rugiada sulla foglia secca.