Cultura: “Incontri e territori” online con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale
Gestione, governance e processi di pianificazione per la valorizzazione del Patrimonio Mondiale. Sono questi i temi affrontati nel corso del workshop online dal titolo “Incontri e Territori. Cosa serve per il futuro del Patrimonio Mondiale”, organizzato dall’associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale (BIPM) che oggi riunisce più di 50 Enti responsabili della gestione dei Beni italiani iscritti nella World Heritage List. L’evento ha il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e rientra nel progetto “Incontri e Territori. Designazioni UNESCO a confronto”, finanziato grazie ai fondi della Legge 77/2006 del Ministero della Cultura.
Hanno partecipato numerosi fra amministratori locali, gestori e tecnici che a vario titolo si occupano dei siti del patrimonio mondiale. I partecipanti sono stati coinvolti attivamente nelle discussioni relative a tre tematiche: il sistema di gestione e governance, il Piano di gestione e i processi di pianificazione e la valutazione d’impatto nel contesto del Patrimonio Mondiale. Ciascuna tematica prevedeva una stanza virtuale nella quale sono state discusse le criticità e le sfide che ciascun ente affronta in relazione al proprio sito di appartenenza. Al termine delle discussioni sono emerse sfide e opportunità relative ai temi trattati che confluiranno in un documento finale che verrà presentato in autunno per la chiusura del progetto.
I moderatori che sono intervenuti nelle rispettive stanze sono stati: Katia Basili Esperta Senior in tutela e gestione dei siti Patrimonio Mondiale) per il tema della valutazione d’impatto nel contesto del Patrimonio Mondiale; Carlo Francini (Coordinatore Scientifico, Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale) e Luisa De Marco (Consigliere per il Patrimonio Mondiale, ICOMOS) per il tema del Piano di gestione e processi di pianificazione; Carlo Ossola (Membro della Commissione Mondiale delle aree protette dell’IUCN) e Nicole Franceschini (Funzionario di Programma, Programma della Leadership del Patrimonio Mondiale, ICCROM) per il tema del sistema di gestione e governance. “Mettere in rete le Istituzioni per parlare di Patrimonio Mondiale significa accrescere la consapevolezza del valore non solo culturale e storico, ma anche sociale ed economico dei beni Patrimonio Mondiale che abbiamo il dovere, oltre che l’onore, di tutelare e promuovere. Amministrare un territorio che ospita un Patrimonio Mondiale è una grande responsabilità che deve essere sostenuta da tutte le Istituzioni preposte”, afferma Carlo Francini (Coordinatore Scientifico, Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale).
“Mettere in rete le Istituzioni per parlare di Patrimonio Mondiale significa accrescere la consapevolezza del valore non solo culturale e storico, ma anche sociale ed economico dei beni Patrimonio Mondiale che abbiamo il dovere, oltre che l’onore, di tutelare e promuovere. Amministrare un territorio che ospita un Patrimonio Mondiale è una grande responsabilità che deve essere sostenuta da tutte le Istituzioni preposte”, afferma Carlo Francini (Coordinatore Scientifico, Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale).