Catanzaro chiama, l’Italia risponde.
Si è concluso il primo workshop internazionale su Intelligenza Artificiale e Biopsia Liquida nella Medicina Personalizzata, ospitato dall’Università Magna Graecia. Un evento che ha portato in Calabria esperti da Stanford University School of Medicine , ANVUR, CNR e CNEL, per discutere una trasformazione concreta e già in atto: l’integrazione tra tecnologia e prevenzione oncologica.
Questa innovazione non è più futuribile: esistono protocolli clinici approvati, dispositivi in sperimentazione avanzata e percorsi formativi d’eccellenza. Ne è prova il primo Master italiano concluso proprio in questa occasione, con la consegna ufficiale dei diplomi a professionisti formati per guidare questa nuova fase della sanità.
A chiudere i lavori, il consigliere CNEL, Prof. Francesco Riva che ha lanciato una call to action istituzionale: creare una rete nazionale di centri dedicati all’applicazione clinica dell’AI e della Biopsia Liquida, uno per ogni Regione, in stretta connessione con ricerca, imprese, ospedali e cittadini.
“Catanzaro non deve restare un caso isolato, ma diventare il primo nodo di una rete capillare. Il tempo della sperimentazione è finito. Ora è il tempo delle scelte.
Prossima tappa: Bruxelles, 30 settembre, per portare questa visione sul tavolo dell’Unione Europea.
Dalla Calabria, un nuovo modello di medicina etica, sostenibile e concreta. Da replicare” La miccia è accesa, è ora di rimboccarsi le maniche.