Generale

Nuovo Centro di ascolto per il benessere lavorativo: da Trieste un approccio integrato per migliorare il clima aziendale

Condividi

Presentato a Trieste presso il Centro Studio”Corrado Rossitto” di CIU Unionquadri il nuovo Centro di ascolto per il Benessere lavorativo della Confederazione sindacale che tutela i quadri nel settore privato e pubblico, ma anche i ricercatori, i professionisti dipendenti ed il mondo delle professioni intellettuali, presente al CNEL ed al Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE.

Frutto della collaborazione tra CIU Unionquadri, Unipromos e il patronato ENAS, il centro ha l’obiettivo di promuovere una cultura del benessere nei luoghi di lavoro attraverso sensibilizzazione, formazione delle figure manageriali e iniziative di prevenzione.

Il Centro, aperto il lunedì e il martedì dalle 10 alle 18 a partire dal 4 dicembre, si propone di affrontare le problematiche legate al benessere lavorativo su due fronti complementari. Da un lato, offre un percorso gratuito e anonimo per analizzare il malessere segnalato, fornendo consulenza legale, medica, psicologica e di genere. Dall’altro, si impegna a lavorare sulle cause che generano un clima tossico, conflitti e sofferenze psicofisiche, anche in relazione agli infortuni sul lavoro.

L’introduzione del Presidente del Centro Studi , Avv. Fabio Petracci ha sottolineato come Il Centro di Ascolto per il Benessere Lavorativo rappresenti un importante passo avanti nella promozione del benessere nei luoghi di lavoro che potrebbe diventare un modello replicabile in altre realtà. La sua apertura segna inequivocabilmente l’inizio di un impegno concreto per migliorare le condizioni lavorative e contrastare fenomeni dannosi che colpiscono sempre più i lavoratori.

Francesco Riva, consigliere del CNEL in rappresentanza di CIU Unionquadri, ha inviato i propri saluti istituzionali, sottolineando che un ambiente lavorativo sereno contribuisce certamente a prevenire infortuni.

Gerarda Urciuoli, coordinatrice del Centro Benessere Lavorativo, ha illustrato le modalità di lavoro e presentato il team, composto da Sandra Racchi, avvocata, Marco Pesce, medico del lavoro, e Gabriella Taddeo, esperta di discriminazioni di genere.

Urciuoli, in particolare, ha posto l’accento sull’importanza di creare comunità lavorative, sottolineando che il benessere economico e lavorativo del lavoratore è strettamente legato al benessere personale. Il Centro si propone di individuare diverse tipologie di disagio per orientare correttamente le persone, utilizzando strumenti pratici per promuovere la collaborazione tra figure apicali e lavoratori.

Marco Ancora, responsabile nazionale del Dipartimento Cultura di CIU Unionquadri, ha dichiarato che questo è il primo centro di ascolto su questi temi promosso in Italia da una Confederazione sindacale, e ha auspicato che tale modello diventi un esempio da esportare, specialmente in un momento di profondi cambiamenti legati alla transizione digitale e alle grandi dimissioni.

Luca Cefisi, direttore nazionale di Unipromos, ha espresso soddisfazione nel sostenere questa nuova sfida a Trieste, auspicando una radicazione sempre maggiore nel territorio regionale.