Dal Campidoglio

Martina Menghi spicca a ‘Energie per Roma 2024’: Premio di eccellenza per il suo contributo alla Cultura con il romantico thriller ‘Il Fuoco di una Stella”

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Il 18 gennaio la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma è stata teatro dell’evento di premiazione “Energie per Roma 2024”: questo concorso di grandissimo prestigio, organizzato dal Centro Europeo di Studi Culturali, celebra le eccellenze e i talenti distintisi per lo straordinario contributo profuso nell’arricchimento e nella promozione della cultura e della ricerca nella Città di Roma.

Partendo da un orizzonte di oltre 1500 candidati si è giunti a proclamare circa 80 vincitori. Ad attribuire ulteriore rilievo a tale riconoscimento sono la competenza e lo spessore degli esperti che hanno valutato e selezionato con cura ogni singola assegnazione. Presenti in sala il Presidente di Giuria, il Prof.  Fabio Pompei, giornalista e insigne divulgatore scientifico, e alcuni tra i membri di maggior rilievo del comitato dei giurati:

  • Mariano Angelucci, Consigliere Roma Capitale, Presidente XII Commissione – Turismo, Moda e Relazioni Internazionali
  • Diana Stefani, Presidente dell’Accademia per le Arti per le Scienze e per lo Sport e ambasciatrice del Telefono Rosa
  • Alessandro Alongi, Giornalista e Consigliere del XII Municipio.

E proprio il consigliere Alessandro Alongi, da autentico cultore delle materie umanistiche, ha illustrato la motivazione del premio “Energie per Roma 2024” attribuito a Martina Menghi per la categoria Cultura: “La talentuosa scrittrice, autrice del fortunato romanzo -Il fuoco di una stella-, si distingue come una narratrice straordinaria che ha catturato l’immaginazione dei lettori di tutta la città e non solo. Il suo dono per la scrittura si manifesta chiaramente attraverso le pagine dei suoi romanzi, trasportando il pubblico in mondi incantati e avventure appassionanti”.

Nata a Roma, ove ha sempre vissuto e ha conseguito la sua Laurea in Lettere, con specializzazione in linguistica italiana, Martina Menghi ha ambientato il proprio romanzo d’esordio proprio nella capitale. -Il fuoco di una stella- racconta di misteri, delitti e di un assassino micidiale, ma esibisce anche enigmi celati in opere d’arte e citazioni che fanno capo al medesimo segreto. Al centro della vicenda c’è Stella, la prima vittima: la sua tragedia, il suo passato, il Fuoco che la divorava e che, in maniera quantomai azzeccata, ritroviamo nel titolo dell’opera. L’altra protagonista, ed è bello poterlo dire, è l’Urbe per antonomasia. Il profondo legame dell’autrice con la Capitale, unito alla perizia nella scrittura, ci regalano una Roma descritta in maniera davvero pregevole: dal Parco di Colle Oppio, a pochi sospiri dal Colosseo, alla Terrazza del Gianicolo e passando tanto per i viali che costeggiano il Tevere, quanto per le spiagge e i litorali situati a pochi chilometri dalla città, tutto è tratteggiato magnificamente nelle sue luci, nei suoi odori, nella sua bellezza. Non mere rappresentazioni da cartolina o le immagini poco realistiche cui purtroppo ci hanno abituato alcuni autori e sceneggiatori d’oltreoceano: la Roma di Martina Menghi è meravigliosa ma concreta, perché lei della città eterna ha saputo catturare l’anima.

“Quasi ogni persona custodisce un sogno nel cassetto e il mio è sempre stato legato alla scrittura. Sono grata e orgogliosa di aver ricevuto questo premio: amo con tutta me stessa la nostra meravigliosa Roma, è una parte di me e per questo ho messo tutta me stessa nel descriverla tra le pagine del mio libro. Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato il mio primo romanzo, e parimenti chi sta leggendo anche il seguito, -Il fuoco di una stella, parte seconda-”.

La pubblicazione di due libri formidabili, di grande atmosfera, e la conquista di un riconoscimento così prestigioso a nemmeno un anno dall’esordio: possiamo solo augurare il meglio a questa giovane autrice romana, promettente astro nascente della narrativa legata al genere thriller e alle storie di mistero. Il sentiero sin ora intrapreso appare veramente luminoso.