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A Roma Arte in Nuvola l’omaggio a Massimo Carpi

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Roma Arte in Nuvola

Nel weekend del 22, 23 e 24 novembre 2025 Roma ha ospitato la quinta edizione di Roma Arte in Nuvola, la fiera internazionale dedicata all’arte moderna e contemporanea che si è svolta all’interno degli spazi monumentali del Centro Congressi La Nuvola, progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas. L’evento, ormai consolidato come uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’autunno italiano, ha rappresentato una preziosa piattaforma di confronto tra artisti, galleristi, curatori, collezionisti e appassionati d’arte. Con più di 140 espositori nazionali e internazionali, la manifestazione ha offerto un’ampia panoramica che spaziava dalle avanguardie storiche alle ricerche più contemporanee, includendo pittura, scultura, installazioni, street art, arte digitale e performance dal vivo.

La V edizione

Questa edizione si è distinta per l’equilibrio tra tradizione e innovazione, ospitando gallerie storiche e realtà emergenti con linguaggi e progetti monografici che hanno dato spazio alla sperimentazione e creatività. Il programma ha previsto inoltre una ricca serie di talk, workshop e iniziative culturali, volte a sollecitare un dialogo interdisciplinare e coinvolgere non solo gli esperti del settore ma anche il grande pubblico. La presenza di istituzioni come il Ministero della Cultura e la collaborazione con musei romani come il MAXXI e la Galleria Nazionale hanno rafforzato il ruolo strategico della manifestazione come centro propulsore delle arti visive nel panorama internazionale.

La Galleria Futurism & Co Art Gallery

Tra i vari stand presenti si è particolarmente distinto quello della galleria Futurism & Co Art Gallery, che ha presentato un volume in omaggio a Massimo Carpi, stilista e collezionista scomparso nel marzo del 2025. Questa presentazione ha reso omaggio a una delle figure più significative nella custodia e valorizzazione del Futurismo italiano, celebrando l’eredità artistica e culturale di Carpi attraverso la moda e la reinterpretazione delle avanguardie storiche. L’evento ha così incarnato perfettamente lo spirito di Roma Arte in Nuvola, coniugando memoria storica, innovazione e futuro dell’arte.

Massimo Carpi

Massimo Carpi è stato una figura centrale nel panorama della moda e dell’arte italiana, noto soprattutto per il suo ruolo di stilista, collezionista e interprete del Futurismo. Nato a Roma il 9 maggio 1946 e scomparso nel marzo 2025, Carpi ha lasciato un’impronta significativa nel mondo della moda con la fondazione del marchio Emanuel Zoo nel 1974, un progetto di grande successo che ha portato la sua visione stilistica in città come Roma, Firenze, Milano e Parigi.

Nella sua carriera di stilista si è distinto per un uso sperimentale dei tessuti applicati. Una sua blusa con intarsi in pelle oro e argento (collezione autunno inverno 1981) è conservata presso il museo Metropolitan di New York. Una borsetta su disegno di Giacomo Balla realizzata dalla Emanuel Zoo nel 1988 per una mostra al PAC di Milano è conservata nella Casa museo di Giacomo Balla in Via Oslavia a Roma. Ha saputo trasporre la sua passione per l’avanguardia futurista nel campo della moda e della scenografia, realizzando capi e costumi che reinterpretano le innovazioni futuriste con linguaggi contemporanei.

Una delle sue più note realizzazioni include costumi per spettacoli teatrali e balletti, come il lavoro su “Cocktail” del 1927, dove, nell’ambito della mostra su Enrico Prampolini del 1992 – XII Quadriennale – ha rinnovato l’idea dei vestiti di scena del futurista con un uso ricercato di tessuti e colori per comunicare direttamente con lo spettatore di oggi, andando oltre una semplice rievocazione storica.

Massimo Carpi custode e innovatore del patrimonio futurista

Massimo Carpi ha così incarnato il ruolo di custode e innovatore del patrimonio futurista, portando avanti una poetica personale che coniuga memoria e attualità, estetica e funzionalità. Le sue creazioni si distinguono per la cura artigianale, la libertà interpretativa e la capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico. Il suo lascito va oltre la moda, rappresentando un ponte tra il passato e il presente artistico italiano, con uno sguardo sempre proiettato verso il futuro.