Arte, Cultura, Culinaria e Sport

Mostra e una nuova location nel cuore di Roma per Spazio Giallo

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“Cresci piccola, cresci libera” inaugura il 12 giugno
in un’ex chiesa sconsacrata
in Piazza De’ Ricci/Via Monserrato

Due giorni di festa tra arte, design, musica e danza.
Un viaggio extra-ordinario e onirico attraverso diverse epoche, una bambina che cresce libera e incontra la vita

La nuova produzione Spazio Giallo è un nuovo capitolo
di Temperanza by Ilaria Bianchi

In mostra, tra gli altri, Giulio Rigoni, Zoltan Tombor, Pictalab, Alice Casana

C’è la dimensione onirica della vita aperta all’ignoto che diventa arte viaggiando in epoche diverse e lontane. Ci sono la ricerca e l’incanto metafisico di un mondo fatto di immagini dolcemente surreali. C’è la ritualità contemporanea della ceramica che riscopre la cultura ancestrale e sperimenta nuove pratiche di introspezione e socialità. È il viaggio immaginario di una bambina che diventa donna libera, la nuova mostra Cresci piccola, cresci libera, dal 12 giugno nella nuova sede di Spazio Giallo che lascia Trastevere e sceglie Piazza De’ Ricci / Via Monserrato a Roma. La mostra è la prima ospitata nella nuova location dello spazio romano a metà tra galleria e concept store, che sceglie come casa una chiesa sconsacrata nel cuore della Capitale, nella via da sempre votata all’arte e alle gallerie, trasformata dallo studio Stamuli in un luogo sognante, denso di colori e di vibrazioni metafisiche.

Curata da Carolina Levi, fondatrice e anima di Spazio Giallo, la mostra restituisce, attraverso la varietà di opere d’arte che incontrano il design, la danza, la fotografia e l’antiquariato, la storia di una bambina che, crescendo, incontra la vita. “Questa mostra è come un mondo sognante” spiega Carolina Levi “in cui c’è chi stringe una nuvola come una spugna, dove uno spazio intimo brilla di minuziosi dettagli, popolato di animali quasi chagalliani e da nature morte dai risvolti mitologici. Un mondo che dà vita a una dimensione fanciullesca e piacevolmente ludica. Queste suggestioni riguardano in particolare le tre opere inedite portate nell’allestimento dall’artista Giulio Rigoni, ma fotografano lo spirito di tutta la mostra, dove abbiamo voluto portare lo spirito di una poesia di Emily Dickinson con l’arcobaleno venuto dal bianco, la ruota viola di un pavone che sparpaglia le sue piume sulla pianura, i pettirossi a nugoli che somigliano a fiocchi di neve e il mare con il turbante”.

Il nuovo capitolo del progetto Temperanza  a firma Ilaria Bianchi prodotto da Spazio Giallo è la seconda collezione di Spazio Giallo

Dopo aver prodotto, nel 2023, la collezione Sherazade in collaborazione con Studio Sara Ricciardi, Spazio Giallo dà vita a Madre Fuoco Sorella Fuoco, il progetto a firma Ilaria Bianchi sviluppato all’interno del concept Temperanza della designer toscana con base a Milano. La collezione prende forma in un tavolo, in una serie di piatti in ceramica e due totem, tutti interamente dipinti a mano da Bianchi. L’allestimento dà vita, in particolare attraverso i due totem, ad altrettanti spazi teatrali in cui Madre e Sorella giocano al gioco della vita tra elementi surreali e arcaici, accompagnate da figure animalesche, simboli delle loro parti istintive. A guidare il racconto sono fuoco e terra, tutto l’allestimento è una celebrazione dei temi di passaggio che rimandano alle stagioni dell’anima e a quelle delle Terra, in particolare al solstizio d’estate. La collezione segna un’evoluzione importante del progetto Temperanza: abbandonando il tornio a favore della modellazione (e della smaltatura) totalmente manuale, Bianchi dà vita a creazioni dalle forme organiche prive di qualsiasi elemento meccanico. Tutto, in questa collezione, celebra la manualità e il fattore umano, per attingere a una dimensione in cui l’artigianato è l’innesco di nuove pratiche e della ricerca di un significato dietro gli oggetti.

La danza come abbraccio ancestrale

A cura di Eleonora TempestaCome Neve / Körper  è la performance di Adriano Bolognino che indaga il concetto di benessere per ricondurlo al significato ancestrale di protezione, condivisione e fertilità della creazione. Intrecciando questi elementi, la performance investe lo spettatore con una nevicata improvvisa di corpi in movimento, ferma il suo tempo davanti alla serena contemplazione di un intreccio consapevole di fili che genera nuove forme. La poesia che trasforma il filato in abito rispecchia la creazione artistica del ballerino, entrambi capaci, l’uomo e i versi, di dar vita a qualcosa di unico, come un fiocco di neve che cade al suolo.

L’arte: scorci da fiaba, figure di donne senza tempo, acquerelli e teste di moro pop

Con i suoi dipinti raffinati e intimi, Giulio Rigoni, autore per la mostra di tre opere dal titolo Cortili#1, Cortili#2 e Cortili#3, regala un’interpretazione moderna di antiche tradizioni. L’artista trasporta il pubblico in un mondo bidimensionale dove l’apparente immobilità di volti, giardini, labirinti, castelli e torri assume l’ordinata sobrietà della pittura tardo medievale, e dove piani prospettici si aprono come Wunderkammer su sorprendenti scorci fiabeschi. Nella mostra, brilla l’opera fotografica di Zoltan Tombor, articolata in foto di donne in stile ottocentesco che attraversano i tempi, provenienti dalla serie Dorothea e presenti in mostra grazie alla collaborazione con Galleria Rossana Orlandi. Porta una nota surreale il grande acquarello su lino di Alice Casana con cui l’artista invita lo spettatore ad addentrarsi, sospeso su trampoli vegetali, in un sogno altamente simbolico ed evocativo, mentre Vanessa Semaino, on consignement con Galleria Rossana Gallery, è presente con Chiara Head e Angela Head, opere della serie I sette peccati capitali, con cui trasforma le teste di moro, tradizionali ceramiche siciliane, in creazioni pop che rappresentano figure femminili attuali, piene di personalità, donne libere, irriverenti e ironiche. Completano il coté artistico dell’allestimento le opere della pittrice francese Adele Romany, vissuta tra Settecento e Ottocento, le creazioni in rete metallica di Benedetta Mori Ubaldini, i collage onirici di Jasmine Bertusi, le lune tascabili della collezione Marea di Lulù Nuti, le resine di Guglielmo Maggini e, ancora, opere di Benedetto Pietromarchi, Guendalina Salini & Utol Ceramiche con la loro collaborazione ispirata a Vivienne Westwood, Vittoria Malagò e Ala D’Amico.

Il design: vetri scultorei, dipinti dalle atmosfere Sixties e manifatture di ricerca da tutta Italia

Nutrita la componente di design contemporaneo in mostra. Giunge alla seconda puntata la collaborazione tra Spazio Giallo e Pictalab. Questa volta, l’atelier di decorazione d’interni attivo a Milano da oltre quindici anni, fondato da Orsola Clerici e Chiara Troglio, realizza Terra Rossa, dipinto su tela di canapa tessuta a mano che immortala una sfida a tennis in un’atmosfera dai colori anni 50, definendo  un momento di leggerezza assolato e assoluto. Il Trionfo da Tavola di Simone Crestani è, invece, la libera interpretazione di un trionfo da tavola ispirato ai deseri veneziani del Settecento, sontuosi e scenografici centrotavola usati per servire gli antipasti o i dolci e la frutta in occasione di conviti importanti. Questa creazione artigianalmente elaboratissima e perfetta è composta da un ramo di ciliegio fiorito in vetro soffiato e da venti elementi, piattini, coppe e portacandele, rimovibili e intercambiabili tra loro. In mostra c’è ancora spazio per Deesse Bag, la clutch interamente progettata e fatta a mano, minimalista, materica ed ergonomica con chiari e precisi riferimenti al mondo del design, firmata Laveria, brand di moda e accessori, connotato da una forte identità artigianale e tecnologica, fondato a Roma da Marco Piras.

Completano il percorso di design le porcellane di Matilde Argiolas, il vetro scultoreo di Felicia Ferrone, Coreterno, Ccontinua + Mamt, Alessio Scalabrini, Nassi, One to One Objects con le pluripremiate sedie Oto manifesto del design circolare, Olimpia Montani, Tommaso Garavini, Chiara Grifantini, Tapistelar, Zazie Gnecchi Ruscone con Zazie Lab, Pietrachiara, Ilex Studio, SoniaQQ, Pepemaniak. E poi Lanificio Leo + Rubbettino con Favole sotto le coperte, Dylan Tripp e Paolo Frattari per Maison Coromandel.

l programma in dettaglio
con Bla Studio e Le Tre Sarte

Mercoledì 12 giugno

18:30
Apertura 

19:00
Performance di danza Come neve / Körper, coreografia di Adriano Bolognino con Rosaria Di Maro e Noemi Caricchia, a cura di Eleonora Tempesta 

20:00
Manuela Spartà in concerto con Claudio Giovannesi e Alessandro Marzi 

21:30
Dj set di Arianna Del Grosso 

Giovedì 13 giugno 

14:00
Apertura

16:00
Tiny Spells, laboratorio di ceramica e tarocchi  a cura di Temperanza di Ilaria Bianchi 

19:00
Music selection by Mantis 

Spazio Giallo è su Instagram: @spaziogiallointeriors